Siracusa. Scenario da Terzo Mondo tra spazzatura e abbandono: serve un piano strategico
Nei pressi della Cittadella dello Sport alla Balza Acradina, rifiuti e spazzatura d’ogni genere e natura. Tra la vegetazione insiste in bella vista uno scenario da Terzo Mondo. Atleti, passanti e turisti assistono ad uno spettacolo, davvero poco edificante; e questo a pochi passi dal muro di cinta di un famoso albergo conosciuto in tutto il mondo.
Uno scenario da Terzo Mondo accoglie turisti, passanti e visitatori che arrivano in città, nei pressi del palazzetto dello Sport, nelle vicinanze della Croce di Balza Acradina e il Parco intitolato a Giovanni Paolo II, trovano una distesa orribile di rifiuti.
E questo al semplice percorrere a piedi la via Concetto Lo Bello, che costeggia da un lato la Cittadella dello sport e dall’altro gli splenditi scogli della Balza Acradina, con l’albergo anzi citato in mezzo. Un panorama d’incanto e un mare blu fino ad Ortigia, rovinato da quei brutti rifiuti tra le piante di macchia mediterranea ben coperti dalla folta vegetazione. Uno scenario impressionante, quanto schifoso, con un continuo filare di rifiuti e spazzatura puzzolente, lungo tutta la strada.
Atleti, turisti e passanti possono ammirare le bellezze di contrasto tra un quintale di pane ammassato tra i cespugli in putrefazione, vasche da bagno, televisori di tutte le marche e dimensioni, piatti di plastica in abbondanza, poltrone, sedie e tanto altro ancora, che si può ammirare guardando la carrellata di foto scattate oggi 7 settembre alle ore 16,00 circa. E questo a valore di promemoria per l’amministrazione comunale, quando ha tempo, ovviamente, non fosse altro per il marciume, i grossi topi come gatti scappati tra i cespugli alla nostra macchina fotografica, le zanzare e ogni forma di insetti che “pascolano” tra puzzolente spazzatura e miasmi.
Ovviamente, la colpa non è dell’amministrazione comunale, ma dall’inciviltà; di chi pur di sbarazzarsi dei rifiuti, preferisce gettarli al volo dal finestrino della propria auto.
Orbene, questa è la realtà in quasi tutta la città. Si rivendica di aver affrontato una grave crisi per il sistema poco funzionale della differenziata raccolta dei rifiuti. Subito dopo la partenza abbiamo assistito ad un continuo fallimento sulle modalità di conferimento sull’intera area metropolitana; una situazione gravissima che avrebbe messo in crisi la tenuta della difesa della salute pubblica. Un territorio pieno di rifiuti ammassati per giorni e giorni; l’immagine che ha fatto il giro del mondo con delle foto souvenir di cumuli di spazzatura maleodorante.
Scusate, ma è la semplice verità, anche se le colpe sono diffuse. La maggior parte del territorio siracusano è invaso dai rifiuti; riprendere la situazione in mano si è dimostrato difficile. Come risolvere questa grave crisi del nostro sistema rifiuti, che sta causando l’accumularsi di rifiuti nelle strade, nelle campagne e dappertutto? Ci vuole la collaborazione di tutti. I cittadini in primis, le istituzioni, anche se, per la verità, in questi ultimi giorni l’attività degli addetti ai lavori è stata davvero frenetica.
Siracusa è piena di viaggiatori che girano in lungo e in largo per la città. Arriviamo ogni giorno decine e decine di turisti morde e fugge e in minoranza restano a dormire in città. A volte alcuni punti del centro storico sono pieni di cartacce e rifiuti di risulta di bar e ristoranti; stessa cosa per i cestini che sono spesso stracolmi.
Serve il contributo di tutti, di semplici cittadini nel rispetto delle regole del conferimento, sia da parte di chi gestisce un esercizio commerciale con il preciso dovere di tenere pulito davanti al proprio negozio, un bar o un ristorante.
Occorre un progetto ambizioso e strategico nel campo della tutela e della valorizzazione dell’ambiente. L’Europa in questo senso può aiutarci con un piano destinato alla ristrutturazione e all’abbellimento dell’arredo urbano dei nostri tesori storici, ai luoghi preziosi e alla pulizia della città come un tempo, per un risveglio dell’industria chiamata, città di Siracusa.
Concetto Alota