Siracusa, sequestrati beni per 750 mila euro alla Progema
La Guardia di Finanza di Siracusa, su delega della Procura, ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo sui beni e sui conti dell’amministratore pro tempore della Progema Impianti S.r.l, società siracusana, operante nel settore dell’impiantistica civile ed industriale.
L’Attività, che trae origine dal controllo automatizzato della dichiarazione dei redditi effettuato dall’Agenzia delle Entrate di Siracusa, ha evidenziato delle irregolarità consistenti, tra l’altro, nell’omesso versamento dell’IVA dovuta all’Erario, per gli anni di imposta 2007 e 2010, per un importo di un milione 800 mila euro.
La Procura della Repubblica di Siracusa, avuta la cognizione del fatto reato, delegava la Compagnia di Siracusa ad eseguire specifiche attività finalizzate al riscontro di eventuali ed ulteriori violazioni di rilevanza penale:omessi versamenti di IVA dovuta e omessi versamenti di ritenute certificate, anche in anni successi a quelli già oggetto di comunicazione da parte dell’Agenzia, e ad una complessiva e contestuale proposta per l’adozione di misure ablative: sequestro preventivo di beni di cui è consentita la confisca per equivalente per un valore corrispondente al vantaggio economico tratto dai soggetti a seguito delle condotte illecite riscontate.
L’attività delegata alla Guardia di Finanza, a seguito di un’accurata analisi documentale in riscontro alle risultanze delle Banche dati in uso al Corpo, permetteva di segnalare alla Autorità Giudiziaria l’amministratore per l’omesso versamento dell’IVA dovuta per gli anni di imposta dal 2007 al 2011 per un valore di 3 milioni 200 mila euro nonché per l’omesso versamento delle ritenute certificate rilasciate dai sostituti di imposta per gli stessi anni, per un importo di tributi non pagati pari a € un milione 650 mila euro.
Il Procuratore della Repubblica, Dottor Francesco Paolo Giordano, che ha coordinato le indagini, ha richiesto al Gip di Siracusa, Giuseppe Tripi, l’emissione del provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, per un valore complessivo di 750 mila euro, che è stato eseguito sui beni e sui conti dell’indagato.
L’attività della Guardia di Finanza si pone a tutela della sana imprenditoria al fine di prevenire e reprimere ogni condotta illecita che possa danneggiare il sistema economico e l’affermazione del principio di equità fiscale.