Siracusa, si è dimesso l’assessore comunale Grazia Miceli
L’assessora Grazia Miceli ha protocollato stamattina le sue dimissioni dalla carica. Le sue rubriche – Protezione civile, Decentramento, Servizi demografici, Patrimonio e contenzioso e Pari opportunità – tornano dunque nella mani del sindaco, Giancarlo Garozzo. Di seguito il testo integrale della lettera.
Signor Sindaco,
con la presente sono a rassegnare formalmente le mie dimissioni dalla carica assessorile. La ringrazio per avermi dato l’opportunità di vivere questa esperienza. Sono stati mesi intensi, ricchi di relazioni umane e formative. Ho cercato di svolgere il mandato con umiltà e correttezza, senza tornaconti personali, e sempre con un profondo senso di responsabilità.
Ho sempre garantito la mia presenza in Comune per seguire le questioni amministrative, togliendo del tempo al mio impegno professionale e spesso anche alla mia famiglia.
Ho sempre avuto vocazione politica intesa come voglia di fare qualcosa che migliori la vita di tante persone; certo, sarebbe stato più facile contare il numero dei comunicati stampa oppure sedersi davanti a un computer e lasciarsi andare ai commenti nei social, il più delle volte gratuiti, ma ritengo il tutto poco gratificante. La democrazia, come insegnava Guido Calogero, non può essere il Paese degli oratori ma quello degli ascoltatori, e i politici dovrebbero imparare di più ad ascoltare.
Non ho inteso fare della politica “il mio mestiere”, piuttosto ho utilizzato “il mestiere” per fare politica, rendendomi propositiva e collaborativa.
Approfitto di questa missiva per ringraziare tutti gli assessori con i quali ho cercato di avere un rapporto di confronto e collaborazione.
Ringrazio tutti i dipendenti comunali, in particolare quelli dei miei settori di riferimento, per il loro lavoro e il loro impegno, spesso non riconosciuto. Ringrazio la Protezione civile comunale e tutti i volontari del gruppo comunale sempre disponibili ad assicurare la loro presenza nelle iniziative sportive, feste, manifestazioni e momenti di vera emergenza.