Siracusa, sorpreso a pescare in porto: dà a fuoco la barca
Durante i consueti controlli all’interno del Porto Grande di Siracusa finalizzati al contrasto alla pesca illegale, personale militare a bordo della motovedetta della Capitaneria di Porto di Siracusa congiuntamente a personale a terra, procedevano all’arresto di un cittadino extracomunitario sul quale gravano le accuse di tentato omicidio, incendio doloso, resistenza a pubblico ufficiale e minacce. Sorpreso a pescare all’interno dello specchio acqueo portuale dove, come noto, la pesca è vietata, veniva scortato in banchina dai militari per gli accertamenti amministrativi ed il successivo sequestro di quanto utilizzato per l’attività illecita. Nel corso degli adempimenti, il sedicente cittadino egiziano gettava un ingente quantitativo del combustibile contenuto nelle taniche di bordo sulla propria unità, sull’attrezzatura da pesca ed in parte sui militari della Capitaneria di Porto, innescando un incendio a mezzo di due accendini.
Tempestivo l’intervento dei militari presenti sul posto che, a mezzo estintori, estinguevano l’incendio divampato. Su disposizione del sostituto procuratore Marco Di Mauro, i militari procedevano all’arresto del cittadino extracomunitario – già noto alle autorità – che veniva condotto presso la casa circondariale di Contrada Cavadonna. L’unità da pesca e la relativa attrezzatura nonché quanto utilizzato per appiccare il fuoco sono stati posti sotto sequestro probatorio.