Siracusa, stabiliti i criteri per l’albo degli avvocati di fiducia
Gli avvocati esterni che costituiscono l’albo di fiducia del Comune saranno scelti secondo criteri oggettivi e non più, così come previsto dalle norme interne, secondo la discrezionalità del dirigente competente. I criteri sono stati individuati dall’Amministrazione e saranno approvati lunedì prossimo in Giunta, ma stamattina sono stati illustrati dall’assessore al Contenzioso, Gianluca Scrofani, alla commissione consiliare Bilancio, i cui lavori sono stati coordinati dalla vice presidente Sonia D’Amico.
“Si tratta di un profondo cambiamento – spiega l’assessore Scrofani – che mira ad introdurre trasparenza puntando all’eccellenza nell’ambito della professione. L’albo è stato istituito nei mesi scorsi, ma con questa scelta privilegiamo la meritocrazia e la competenza”. I criteri individuati sono sei e ciascuno vale in misura diversa. Il voto di laurea pesa fino al massimo di 9 punti; le esperienze professionali valgono fino a 5; 3 punti si possono raccogliere con gli anni di iscrizione all’Ordine; 2 punti saranno assegnati a chi ha svolto un dottorato di ricerca; 1,5 a chi ha conseguito un diploma di specializzazione in professioni legali; 1 a chi è dotato di abilitazione all’insegnamento del Diritto nelle università o nelle scuole secondarie di secondo grado. Dopo l’approvazione in Giunta, scatteranno i tempi tecnici per la pubblicazione della delibera e per la presentazione dei titoli.
L’albo è suddiviso in aree di competenza. Quello attuale è composto da 173 avvocati, che potranno integrare le istanze già presentate con altra documentazione così da soddisfare i nuovi criteri. “L’assistenza legale – afferma l’assessore Scrofani – è da sempre uno snodo nevralgico della vita amministrativa. Oggi il Comune è impegnato in circa duemila contenziosi, che valgono intorno ai 200 milioni di euro; Alcuni risalgono a moltissimi anni, quello per l’ex centrale del latte addirittura a oltre mezzo secolo fa. A fronte di questa situazione, l’Ufficio legale del Comune è passato in un anno da 6 a 4 avvocati e altri andranno in pensione nei prossimi anni. C’è, dunque, la necessità di professionisti competenti per affrontare questa mole di lavoro con il necessario impegno, senza costose lungaggini e con l’orgoglio di rappresentare gli interessi della propria città. Abbiamo bisogno di tutti – conclude l’assessore Scrofani – dal giovane avvocato che vuole ritagliarsi uno spazio nella professione a quello con maggiore esperienza”.