Siracusa, truffa: in manette ex consigliere comunale
Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Digos della Questura di Siracusa, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Vincenzo Reale 55 anni, siracusano, impiegato presso la Provincia Regionale di Siracusa, oggi libero consorzio comunale, per il reato di truffa aggravata e continuata.
In particolare, il Reale è stato sorpreso mentre si faceva consegnare da una donna la somma in contanti di euro 100 (composta da due banconote da euro 50), a saldo della quota di euro 260 richiesta al fine di farla lavorare presso gli uffici del Libero Consorzio Comunale.
Gli accertamenti degli Agenti della Digos sono scaturiti da una serie di denunce da parte di alcune vittime dei suoi raggiri, infatti al momento sono almeno sei i casi analoghi di truffa aggravata, accertati da luglio del 2014 a tutt’oggi, perpetrati dal Reale che si è avvalso sempre delle medesime modalità operative ed abusando dell’incarico di impiegato presso la ex Provincia Regionale di Siracusa, oggi libero Consorzio Comunale. Dopo le incombenze di rito, il Reale è stato accompagnato presso il proprio domicilio per ivi rimanere in regime di arresti domiciliari. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Margherita Brianese. Reale era stato già arrestato il 15 dicembre 2010, quando fu sorpreso dagli agenti di polizia municipale, dopo avere promesso due spazi commerciali nella zona archeologica di Neapolis
IL COMMISSARIO CORSO: “MA LA PROVINCIA E’ UN ENTE SANO”. Il provvedimento restrittivo nei confronti di Vincenzo Reale, è stata supportata dalla piena collaborazione avuta dall’ufficio anti corruzione dell’amministrazione provinciale e dagli stessi vertici dell’Ente. “La Provincia non è Enzo Reale. E’ un Ente sano capace di tutelare gli interessi della collettività e il corretto operato dei dipendenti. “Dispiace quanto è successo ma, al tempo stesso – afferma con perentorietà il Commissario straordinario, Giovanni Corso – che “in casi del genere vanno tutelati il corretto operato degli altri dipendenti e i principi di anticorruzione per i quali l’Ente ha fatto tanto negli ultimi anni, con specifiche iniziative per formare e aggiornare il personale, e consolidare così i principi della legalità e della trasparenza nell’interesse della collettività”.
Gli organi direttivi della Provincia Regionale seguono con particolare attenzione gli sviluppi delle vicende pronti, eventualmente, a costituirsi parte civile per tutelare gli interessi della collettività e i propri.