Siracusa, un assicuratore truffava i clienti
La Guardia di Finanza di Siracusa, ha sequestrato beni mobili ed immobili riconducibili ad un agente assicurativo aretuseo, in esecuzione di provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Le indagini, delegate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Magda Guarnaccia e coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica Francesco Paolo Giordano, sono state condotte dalla Compagnia di Siracusa. I finanzieri hanno individuato quale responsabile un agente generale assicurativo, che appropriatosi indebitamente di somme di denaro di spettanza della Fondiaria SAI s.p.a., si era dato alla fuga causando nelle casse della compagnia assicuratrice, per effetto di alcuni pignoramenti, un “buco” presumibilmente stimato in una somma superiore ai 2 milioni di euro, somma che doveva essere accantonata sui conti correnti dell’agenzia da lui gestita. Le ulteriori attività investigative consentivano di rilevare che l’agente generale, spendendo il nome della compagnia assicurativa, aveva tratto in inganno numerosi ed ignari clienti, facendo loro sottoscrivere polizze vita false ed inesistenti, e raccolto, quindi, “abusivamente” consistenti somme denaro, superiori ad un milione di euro. Le somme in realtà erano finite nelle sue “tasche” e non nelle casse della Fondiaria SAI s.p.a. che, ulteriormente danneggiata, quale soggetto obbligato in solido, ha dovuto, in molti casi, rimborsare per intero le somme versate dai soggetti raggirati. I finanzieri, in un ulteriore sviluppo investigativo, con un approccio trasversale per l’individuazione del reimpiego dei flussi di denaro, tenuto 2 conto del danno economico complessivo arrecato alla compagnia assicuratrice, stimato in 3.000.000 di euro circa, hanno passato al setaccio tutti i conti correnti nella disponibilità dell’indagato, nel frattempo, resosi irreperibile; individuato il nuovo centro d’interessi, costituito nel centro Italia; ricostruito i flussi del denaro illecitamente raccolto; accertato l’esistenza di ulteriori soggetti, perlopiù familiari, a cui il medesimo aveva trasferito gli ingenti proventi illeciti. Questa è stata la complessità maggiore perché sottaceva l’intento di “ripulirli”, di riciclarli in attività economico-finanziarie ed acquisire beni mobili ed immobili. In detto contesto, infatti, veniva accertata, nei confronti di soggetti appartenenti alla famiglia dell’assicuratore, una rilevante sproporzione tra il tenore di vita ed i redditi dichiarati, con l’individuazione di svariati beni nella loro disponibilità tra cui immobili nel siracusano, nel catanese e nel messinese (Isola di Lipari), oltre a beni di lusso quali yacht e autovetture (Maserati, Mercedes e BMW). Le Fiamme Gialle hanno quantificato il profitto illecito, conseguito e reimpiegato dall’Agente assicurativo, in una somma pari a 770.000 euro, che già nelle prime fasi delle indagini, a seguito di perquisizioni, avevano rinvenuto e sequestrato gioielli (tra cui 74 brillanti), orologi di lusso e quadri d’autore (tra cui una litografia di Guttuso), per un valore stimato in circa 130.000 euro. Nei giorni scorsi, in forza del provvedimento emesso, su richiesta del P.M., dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Siracusa – Dott.ssa Stefania Scarlata, i finanzieri della Compagnia hanno eseguito, nelle province di Siracusa, Catania, Messina e Roma, il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di sei beni immobili e tre autovetture riconducibili all’agente generale assicurativo. L’indagine si inserisce nel filone degli abusi patrimoniali dove le Fiamme gialle ripongono particolare attenzione per la tutela dei risparmiatori.