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Socosi e Util service: Filcams: “Comune in silenzio”

Atto d’accusa della Filcams nei copnfronti dell’amministrazione comunale di Siracusa, in merito alla vertenza della gare per l’ufficio Tributi e servizi generale, attualmente gestiti in proroga da Socosi e Util Service fino a la 31 marzo 201. Alla luce della sentenza del TAR Catania del 10 marzo 2016 che annulla la determina di aggiudicazione a GSA Europromos, ed a meno di una settimana dalla fine della proroga concessa  a Socosi e Util Service fissata al 31 marzo 2016,  il Comune di Siracusa non ha ancora comunicato alle organizzazioni sindacali. ed alle imprese;  se intende  aggiudicare immediatamente la gara all’ATI Ciclat  Util Service con decorrenza il 1 aprile 206, o se, nelle more della presentazione della documentazione per la stipula del contratto con l’ATI Ciclat – Util Service proroga il servizio.

Nelle more di queste decisioni, i 76 lavoratori in organico a Socosi e  Util Service trascorreranno una pasqua di ansia e di paura per il loro futuro lavorativo, ciò alla luce che le due aziende, hanno completato l’iter per il licenziamento collettivo, e comunicato che al 31 marzo i lavoratori saranno licenziati.

La Filcams dopo vari contatti informali con i funzionari del Comune di Siracusa, ha inviato una missiva formale al Sindaco Garozzo che chiede non solo di fare chiarezza, ma di rispettare e far rispettare alle aziende, il previsto confronto sindacale sancito nell’ambito della clausola sociale inserita nel bando di gara; per far ciò è ovvio, che non è ipotizzabile dati i tempi ristretti che ciò possa avvenire prima della scadenza della proroga e l’inizio dell’aggiudicazione al 1 aprile 2016.

Dichiarazione di Stefano Gugliotta segr. gen. Filcams CGIL Siracusa: “ In assenza di notizie dell’ultima ora (magari l’ultimo giorno di proroga 31 marzo)   i  76 lavoratori che svolgono servizi essenziali per il Comune di Siracusa, il 1 aprile saranno licenziati e si ritroveranno con la Filcams sotto palazzo Vermexio . Se qualcuno ha ipotizzato di ricorrere al ricatto sociale (ti licenzio il 31 marzo e poi ti assumo dopo qualche giorno a condizioni capestro con annesso jobs act) per cercare di evitare il confronto con il sindacato, ha fatto male i suoi conti e sarà responsabile di ciò che potrà accadere anche in termini di ordine pubblico. Auspichiamo ed invitiamo il Sindaco Garozzo, a farsi garante del diritto sancito dalla clausola sociale del confronto con il sindacato e l’ATI subentrante, prevedendo una proroga finalizzata in tal senso. Il silenzio dell’amministrazione comunale su ciò che la Filcams denuncia, non potrà che essere interpretato come un avallo ed un attentato ai principi cardini del vivere civile e del diritto sindacale. “

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