Sono gli autori di quattro rapine: fermate otto persone
Avevano programmato un altro colpo in banca e per questo motivo i poliziotti della squadra mobile della questura di Siracusa hanno chiesto ed ottenuto dalla Procura il fermo d’indiziato di delitto, grazie al quale è stato possibile bloccare otto presunti rapinatori seriali. Le manette sono scattate ai polsi di quattro catanesi e altre quattro persone della provincia di Siracusa.
Le indagini sono coordinate dal pm Roberto Campisi e coinvolge il palazzolese Salvatore La Rosa di 50 anni, Gaetano Calcò di 49 e Francesco Conti Taguali di 27, enrambi residenti a Villasmundo, e i catanesi Giuseppe Lucio Giuffrida di 28, Antonino Grasso di 60, Antonino Russo di 31, Massimo Catania di 45 e Michelangelo Zito di 60.
Agli otto indagati sono state contestate quattro rapine: una avvenuta il 22 ottobre scorso alla Banca Agricola di Palazzolo Acreide, un’altra il 3 novembre in un istituto di credito di Capo d’Orlando in provincia di Messina, una terza il primo settembre alla Banca popolare agricola di Ragusa agenzia di Cassibile e l’ultima l’11 settembre all’agenzia della Banca dell’Emilia Romagna nella quale furono chiusi in uno sgabuzzino il direttore, i dipendenti e i clienti in quel momento presenti in banca per arraffare un bottino di 8 mila e 400 euro.
Il lavoro degli investigatori è stato meticoloso con la ricostruzione dei movimenti e delle modalità di alcune rapine. I banditi (due o tre) entravano in banca a volto scoperto o parzialmente travisato, per farsi consegnare l’incasso sotto la minaccia di taglierini. Poi scappavano a bordo di automobili, una delle quali, una Golf, è stata notata in tutti gli episodi. Il gruppo dei catanesi si avvaleva della presenza di basisti, che garantivano la fuga conoscendo le strade da percorrere.
Sono in corso le indagini per scoprire se il gruppo di presunti rapinatori abbia agito in altri episodi avvenuti nella seconda metà dell’anno nella nostra provincia.