Sospesa la semilibertà per il braccio destro di Messina Denaro
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla procura dell’Aquila sul caso di Leonardo Ciaccio, braccio destro del boss Matteo Messina Denaro.
La semilibertà era stata accordata dal Tribunale di Sorveglianza lo scorso maggio quando Ciaccio aveva preso servizio come volontario nella biblioteca del polo museale diocesano.
Per i giudici non è stata considerata «l’eventuale assenza di collegamenti, attuali o potenziali, di Ciaccio con la criminalità organizzata e con il contesto mafioso».
Per la Cassazione, «non è stato rispettato il principio di gradualità del beneficio», dal momento che Ciaccio è passato dal carcere sulmonese al tavolo della biblioteca di piazza Garibaldi.
Il Tribunale di Sorveglianza dovrà pronunciarsi di nuovo sull’argomento, sulla base delle osservazioni mosse dalla Cassazione.
Il caso aveva suscitato preoccupazione nella città tanto che si era riunito il comitato dell’ordine e la sicurezza della Prefettura.