Sparatoria di Noto, il Caminante indagato: “Ho sparato ma ero ubriaco”
Il giudice per le indagini preliminari Francesco Alligo ha accolto la richiesta del pm Stefano Priolo di convalidare il fermo del Caminante di Noto, che si è reso responsabile di una sparatoria avvenuta sabato mattina. Il Gip ha anche confermato la misura cautelare in carcere per Umberto D’Amico, il Caminante di 48 anni, arrestato dai carabinieri al culmine delle indagini scaturite dalla sparatoria avvenuta tra la via Cherubini e Ronco Paisiello di Noto.
L’indagato, assistito dall’avvocato Antonino Campisi, si è sottoposto a interrogatorio di garanzia. Al giudice ha riferito di non ricordare quasi nulla dell’evento di sabato perché quando ha sparato contro la porta di casa di un suo parente, era in stato di ebbrezza alcolica. Per quanto riguarda l’arma, ha detto di avere comprato il fucile al mercato nero, a Catania, non sapendo fornire indicazioni su chi gliel’abbia venduta. Ha escluso che ci sia un collegamento fra il suo gesto e lo scontro armato tra due famiglie di Caminanti avvenuto a settembre a Noto. Ha anche escluso che dietro il suo gesto possano esserci questioni sentimentali. D’Amico nega, poi, che dalla finestra della casa presa da lui di mira abbiano risposto al fuoco e, di conseguenza, ha minimizzato sul fatto che i vetri della finestra dell’abitazione dirimpettaia a quella presa di mira siano andati in frantumi a causa di un proiettile sparato da pistola calibro 9.
Attraverso la visione dei sistemi di videosorveglianza, gli investigatori hanno appurato che alle 8.25 di sabato un’auto con a bordo 2 uomini era giunta nei pressi di un’abitazione di Ronco Paisiello dove risiede una famiglia appartenente alla comunità dei “Caminanti”. A quel punto, D’Amico aveva sporto dall’abitacolo un fucile a doppia canna sparando due colpi in direzione della casa. Poi ha ricaricato il fucile sparandone altri due nella medesima direzione, mentre da dentro l’abitazione, qualcuno avrebbe risposto al fuoco con una pistola calibro 9, i cui colpi hanno mandato in frantumi i vetri della finestra della vicina abitazione di una donna sessantenne. Solo per caso fortuito la donna, presente in casa, non ha subito gravi conseguenze. Dopo lo scambio dei colpi i due uomini a bordo dell’autovettura si erano dati alla fuga ad alta velocità verso il centro di Noto.