Strage di migranti: corteo stasera a Siracusa
Dopo l’ennesima tragedia nel Mediterraneo L’Arci Siracusa ha promosso per questa sera promuove una manifestazione a partire dalle ore 18,30 in Piazza Santa Lucia. Il corteo partirà da piazza Santa Lucia (sede ARCI) e arriverà in piazza Archimede sotto la sede della Prefettura. Il corteo vedrà la partecipazione delle Comunità di migranti presenti nel territorio, Centri di Accoglienza e associazioni e numerose cittadini e cittadine, che aderiscono alla giornata di mobilitazione nazionale per fermare la strage in mare.
Hanno aderito: AccoglieRete onlus, Astrea in memoria di Stefano Biondo, Associazione Papa Francesco, CGIL, Consulta Immigrati del Comune di Siracusa, Emergency gruppo Siracusa, SPRAR Obioma Comunità Solidali, Arciragazzi Zuimama, SPRAR Aretusa Accoglienza “Luoghi Comuni”, Legambiente, LIBERA, SPRAR Stella Maris, Forum Terzo Settore di Siracusa, Cooperativa Francisca Martin, Centro Pio La Torre, Agire Solidale, Parrocchia Bosco Minniti, Rete degli Studenti medi.
In una settimana più di mille morti in due stragi annunciate. Stragi che hanno responsabilità precise: le scelte politiche e le leggi dei governi dell’UE (compreso quello italiano) che consegnano le persone in cerca di protezione nelle mani dei mercanti di morte. Aumentando controlli e mezzi per pattugliare le frontiere non si fermeranno le stragi come dimostra quest’ultima tragedia, in cui i morti potrebbero addirittura essere 900, avvenuta a poche ore da quella che ha portato a morire altre 400 persone. Chi scappa per salvare la propria vita e quella dei suoi cari non si ferma davanti al rischio di morire in mare.
Non c’è più tempo da perdere. Si aprano subito vie d’accesso legali, canali umanitari, unico modo per evitare i viaggi della morte. Il governo italiano, in attesa che sia la Ue a farsene carico, riattivi subito un programma di ricerca e salvataggio in tutta l’area del Mediterraneo. Chieda contemporaneamente all’UE di farsi carico di un programma di ricerca e salvataggio europeo. Si sospenda il regolamento Dublino e si consenta alle persone tratte in salvo di scegliere il Paese dove andare sostenendo economicamente con un fondo europeo ad hoc l’accoglienza in quei Paesi sulla base della distribuzione dei profughi. Questi morti non consentono a nessuno di perdere tempo e continuare a pronunciare parole vuote. Sono persone in carne e ossa. E invece sembrano fantasmi.