Struttura d’intrattenimento in piazza d’armi: sit-in al castello Maniace
Consiglieri comunali dell’opposizione, la parlamentare Stefania Prestigiacomo, l’ex deputato regionale Enzo Vinciullo, hanno dato vita questa mattina a un sit-in di protesta davanti al cancello del castello Maniace, ex piazza d’armi dove è in programma la realizzazione di un struttura di ristorazione e di intrattenimento. L’Agenzia del Demanio (cioè lo Stato, che è proprietario di quell’area), fa un bando per “valorizzarla” (bando contestatissimo) e lo vince un’impresa di Catania per farci spettacoli e attività ricreative. L’area è grande 5.000 metri quadrati e se l’aggiudica per 12 anni e a 1.200 euro al mese (un affarone, forse record mondiale).
La Sovrintendenza dice sì. Ma per legge è il Comune che deve autorizzare, dopo il parere della Commissione Speciale unica per Ortigia. E a marzo scorso la Commissione, presieduta dall’assessore Italia, dice sì. “Poi ci sarà un’altra seduta della Commissione – La vicenda è sintetizzata dal commissario Udc, Giovanni Magro – in campagna elettorale e perciò presieduta dal sindaco Garozzo, ma sarà per approvare una piccola variante. I tecnici dell’Ufficio Ortigia, che alla Commissione che doveva esprimersi sul progetto ricordano che in precedenti casi analoghi hanno sempre espresso parere contrario perché si tratta di opere in contrasto col Piano Particolareggiato di Ortigia. E soprattutto informano che l’accordo con l’agenzia del demanio prevede che ricada sul privato prevede la responsabilità del progetto. Ovvero, il fatto che il progetto sia ‘voluto’ dal Demanio non obbliga il Comune alla sua approvazione, se non dovuta”.
Magro pone alcune domande: “Come sia stato possibile approvare un progetto che l’Ufficio segnala in contrasto con il Piano particolareggiato di Ortigia? Perchè questa struttura è stata considerata “precaria” quando, ad esempio, una legge regionale definisce tali “quelle realizzate in modo tale da essere suscettibili di facile rimozione”? Com’è possibile che la Sovrintendenza continui ad approvare progetti nel centro storico senza avere prima rispettato la legge che la obbliga (assieme al Comune) alla individuazione di quelle “aree pubbliche aventi valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico nelle quali vietare o sottoporre a condizioni particolari l’esercizio del commercio”? Come è stato possibile approvare un progetto ricadente in area demaniale marittima se il Piano di utilizzazione del demanio Marittimo non esiste e quello adottato (espressione generosa) non lo prevede?”.
Il sindaco Francesco Italia replica attraverso i social network: “Corsi e ricorsi… 5 anni fa, nel mese di settembre, pulivamo un’area all’interno di Palazzo Vermexio da detriti, motorini rubati, carcasse di animali e piante pericolose e infestanti per trasformarla nello splendido giardino che, in questi cinque anni, ha ospitato decine di manifestazioni e che oggi ospita la Casa delle Farfalle. A distanza di 5 anni, ritroviamo i soliti personaggi con le solite bugie raccontante per il gusto della polemica e dell’attacco strumentale, stavolta su piazza delle Armi. Peccato che in questa città sia apparentemente impossibile, per una parte, confrontarsi a viso aperto senza mentire ai cittadini“.
“La settimana prossima – dice Italia – daremo la possibilità ai progettisti e a tutti i soggetti coinvolti in questo splendido recupero di una nuova piazza di Siracusa, di raccontare e dettagliare il progetto nella più completa trasparenza. Per ciò che mi riguarda, non smetterò un solo istante di lavorare per il bene della città, sforzandomi sempre di creare quell’armonia ed equilibrio indispensabili perché nella nostra città possano fiorire Pensieri, Azioni e Persone coerenti con la nostra storia”.