AmbienteAttualitàCronacaPoliticaPrimo Piano

Studio Sentieri. Quinto Rapporto 2019, Siti inquinati compreso quello siracusano: aumentano mortalità e i malati cronici

 

Vale la pena ricordarlo in occasione della venuta del Ministro dell’Ambiente Costa nel Sito più inquinato d’Italia dopo Taranto.

Nel Sito denominato Priolo l’aria a tratti è irrespirabile, la puzza irresistibile, le colonne di fumo variopinto s’innalzano sinistre verso il cielo, specie di notte, fiumi di percolato che quando piove scorrono dalle discariche verso il mare, i fondali marini nella rada di Augusta e il mare circostante in cui i fanghi contaminati si sono spinti fin nel Canale di Sicilia, sono un enorme deposito di fanghi inquinati stimati dagli 85 ai 105 milioni di metri cubi; 23 le discariche velenose autorizzate, mentre quelli abusivi disseminati in lungo e in largo non sono quantificabili; i milioni di metri cubi di amianto fanno parte ormai dello scenario apocalittico. Ogni tanto le discariche prendono fuoco senza sapere il perché; le industrie e i comuni non curano il diserbo con incendi che ormai sono la regola d’estate sono la delizia dei piromani. Il rischio? L’effetto domino, specie nei serbatoi delle raffinerie.

Il tasso di mortalità e di malformazioni congenite in quasi tutti i siti siciliani, è alto. Nel territorio siracusano l’incidenza dei tumori, alcuni in particolare, è molto più alta della media nazionale e regionale; nesso fra presenza di “veleni”, nell’aria, nell’acqua e nei terreni e picchi anomali di particolari malattie.
In sintesi, un quadro preoccupante contenuto nella quinta edizione del rapporto “Sentieri” – “Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento” – dell’Istituto superiore di sanità. 8 anni di studio e un dossier clinico più aggiornato dei cittadini residenti in 45 Sin, Siti di interesse nazionale per le bonifiche, 4 in Sicilia: Biancavilla, Gela, Milazzo e Priolo.

Per rimanere a casa nostra, vediamo come stanno le cose nel Sito industriale Priolo, Melilli, Augusta e Siracusa. La mortalità generale nella popolazione del sito è in linea con la media regionale. La mortalità per malattie dell’apparato digerente è in eccesso in entrambi i generi, così come quella per malattie dell’apparato urinario, anche se per queste ultime l’eccesso negli uomini è basato su una stima incerta. Risulta in difetto, rispetto al riferimento regionale, la mortalità per malattie dell’apparato respiratorio sia negli uomini sia nelle donne; in queste ultime, sulla base di una stima incerta Tra le patologie con un’evidenza a priori Limitata o Sufficiente di associazione con esposizioni ambientali nel sito, il mesotelioma della pleura risulta in eccesso, quale causa di decesso, in entrambi i generi. È in eccesso la mortalità per il tumore del polmone tra le donne, basato su una stima incerta, e per malattie respiratorie acute tra gli uomini.

I particolari – Studio Sentieri:

OSPEDALIZZAZIONE.

“Il numero dei ricoverati per tutti i principali gruppi di patologie risulta in eccesso rispetto alla popolazione regionale in entrambi i generi. Tra le patologie con un’evidenza a priori Limitata o Sufficiente di associazione con esposizioni ambientali presenti nel sito, si osservano in eccesso, quali diagnosi di ricovero in entrambi i generi, il tumore del polmone, i tumori maligni della pleura, le malattie dell’apparato respiratorio, le infezioni acute respiratorie e l’asma, quest’ultima sulla base di stime incerte. Anche il tumore dell’ovaio è risultato in eccesso quale diagnosi principale di ricovero

INCIDENZA ONCOLOGICA.

L’incidenza complessiva dei tumori maligni, esclusi quelli della pelle, risulta in eccesso rispetto alla popolazione delle regioni del Sud e Isole in entrambi i generi, sulla base di stime incerte, nel periodo 2006-2012. Tra le patologie tumorali con un’evidenza a priori Limitata o Sufficiente di associazione con esposizioni ambientali presenti nel sito, il mesotelioma è in eccesso in entrambi i generi. Il tumore del polmone è in eccesso tra le donne e, sulla base di una stima incerta, tra gli uomini. L’incidenza del tumore del colon retto è in eccesso negli uomini e in difetto tra le donne, stime entrambe incerte. L’eccesso del tumore dell’ovaio è basato su una stima incerta. L’incidenza del tumore dello stomaco è in difetto in entrambi i generi, sulla base di stime incerte.

SEZIONE PEDIATRICOADOLESCENZIALE-GIOVANILE – MORTALITÀ.

Il quadro della mortalità generale è sostanzialmente in difetto rispetto all’atteso nelle classi di età considerate, con l’eccezione dei giovani adulti per i quali si registra un eccesso del 30% rispetto all’atteso regionale (SMR=130; IC90% 109-154). Tra i giovani adulti si registra anche un eccesso di decessi per tumori del sistema linfoemopoietico e di leucemie, sebbene caratterizzati da ampia incertezza. Nel primo anno di vita si osservano un difetto per la mortalità generale e per le condizioni morbose di origine perinatale.

INCIDENZA ONCOLOGICA.

In questo sito si sono registrati 129 casi di tumori maligni nel complesso delle età considerate (0-29 anni), dei quali 24 in età pediatrica e uno nel primo anno di vita (Tabelle PRI_7 e PRI_8). Nelle diverse classi di età considerate, l’incidenza per tutti i tumori maligni è in difetto o in linea rispetto all’atteso. Un difetto di tumori del sistema nervoso centrale, maligni e non maligni, si osserva nel gruppo complessivo (0-29 anni). In età pediatrica si osserva un eccesso per le leucemie mieloidi acute riconducibile a 3 casi osservati in età 10-14 anni (SIR=479; IC90% 131-1.238, non in tabella). In età 0-19 anni si registra un deficit di tumori embrionali: questi ultimi sono invece in eccesso tra i giovani adulti (20-29 anni; 26 casi; SIR=159; IC90% 112-221), eccesso interamente associato al genere maschile (24 casi; SIR=169; IC90% 117-238). Nel solo genere maschile, a quest’ultimo eccesso si collega anche quello dell’incidenza dei tumori delle cellule germinali, trofoblastici e gonadici (21 casi tra i maschi; SIR=156; IC90% 104- 224, non in tabella). Per quanto riguarda i tumori del sistema linfoemopoietico totale, si segnala un eccesso di 16 casi nella sottoclasse 20-24 anni (SIR=160; IC90% 101-244, non in tabella) dei quali 10 sono linfomi di Hodgkin (SIR=187; IC90% 102-317, non in tabella). Si segnala infine un eccesso di linfomi non Hodgkin tra le ragazze di età 0-24 anni (5 casi; SIR=254; IC90% 100-534).

OSPEDALIZZAZIONE.

Il numero di ricoverati per tutte le cause naturali e per le malattie respiratorie acute risulta in eccesso. Fa eccezione il primo anno di vita, sottogruppo nel quale il www.epiprev.it SENTIERI / Quinto anno 43 (2-3) marzo-giugno 2019 158 Epidemiol Prev 2019; 43 (2-3) Suppl 1:1-208. doi: 10.19191/EP19.2-3.S1.032 difetto generale è associato a un deficit di ricoverati per condizioni morbose di origine perinatale (Tabella PRI_9). In età pediatrica si osserva un eccesso nel numero di ricoverati per asma, che sono invece in difetto tra i giovani adulti (20-29 anni).

 SEZIONE MALFORMAZIONI

Nel sito il numero di nati da madri residenti nel periodo 2010- 2015 è stato pari a 9.811; nello stesso periodo sono stati osservati 283 casi con malformazione congenita (MC), con una prevalenza di 288,5 per 10.000 nati, in linea con l’atteso calcolato su base regionale (O/A: 99; IC90% 89-109). Sono risultate superiori all’atteso le MC del sistema nervoso (Tabella PRI_10).

 ALTRI RISULTATI DI INTERESSE Nell’analisi dei ricoverati, si osserva un eccesso della pneumoconiosi sia tra gli uomini (31 casi; SHR=343; IC90% 256-461) sia tra le donne (5 casi; SHR=563; IC90% 274-1.156), eccessi non riscontrati nella mortalità (4ABELLA 02)?-/2e Tabella PRI_RIC). Le patologie ischemiche del cuore sono in eccesso tra le donne, mentre negli uomini la stima è incerta (uomini: 2.903 casi; SHR=102; IC90% 99-104 – donne: 1.455 casi; SHR=111; IC90% 107-116) (Tabella PRI_RIC). La cirrosi e altre malattie croniche del fegato risultano in eccesso nella mortalità in entrambi i generi (uomini: 142 casi; SMR=119; IC90% 104-137 – donne: 99 casi; SMR=123; IC90% 104-145) (Tabella PRI_ -/2). I tumori della prostata e del testicolo sono risultati in eccesso sia nell’incidenza (Tabella PRI_3) sia nel numero dei ricoverati (tumore della prostata: 692 casi; SHR=108; IC90% 102-115 – tumore del testicolo: 76 casi; SHR=136; IC90% 113-164) (Tabella PRI_RIC). La mortalità è risultata in eccesso per il tumore del testicolo, sulla base di 3 casi e una stima incerta (SMR=112; IC90% 45-281) (4ABELLA02)?-/2).

 DISCUSSIONE, CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI

Le pneumoconiosi hanno un’evidenza di associazione con esposizioni in ambito occupazionale definita Sufficiente1 e il codice nosologico include possibili casi di asbestosi, patologia determinata da ingenti esposizioni ad amianto. Eccessi di patologie asbesto-correlate erano già emersi in precedenti Rapporti SENTIERI.2,3 Nel Rapporto SENTIERI-ReNaM sull’incidenza dei mesoteliomi nei siti contaminati, l’incidenza dei mesoteliomi nel periodo 2000-2011 nel sito Priolo è risultata in eccesso sia tra gli uomini sia tra le donne, rispetto alla popolazione delle regioni dell’area ISTAT Sud e Isole, presa come riferimento. Le modalità di esposizione furono definite per il 24% dei casi, il che fu evidenziato come limite per una valutazione complessiva. Ciò nonostante furono evidenziati i casi ambientali, che, seppure in numero limitato (3 casi) rappresentavano il 13% di quelli per cui era stata definita la modalità di esposizione ad amianto. I casi ambientali furono attribuiti alla residenza in vicinanza dello stabilimento di cemento-amianto in un caso e del porto e di un casello ferroviario negli altri due casi. I casi con esposizione occupazionale furono attribuiti al settore dell’edilizia e del cemento-amianto.3 I dati del presente Rapporto, in linea con quanto emerso negli studi precedenti, confermano nell’area di Priolo un attuale carico di patologie asbesto-correlate, indice di esposizioni ad amianto sia in ambito occupazionale sia ambientale. La presenza di un’ex fabbrica di manufatti in cemento-amianto a Siracusa, in particolare, richiede un’attenzione quale potenziale fonte espositiva sia per gli ex-lavoratori sia per le popolazioni. Uno studio sulla distribuzione dell’incidenza delle patologie oncologiche nel sito, che ha considerato i dati del Registro Tumori della Provincia di Siracusa, ha evidenziato che gli eccessi a carico di varie sedi neoplastiche sono concentrati nelle città di Siracusa e Augusta.4 Attenzione va rivolta anche ad altre possibili circostanze di esposizione ad amianto, come l’area portuale e il polo petrolchimico, per cui si raccomanda il prosieguo della sorveglianza sanitaria degli ex-esposti, già in corso da parte del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico – Regione Siciliana. Le malattie a carico dell’apparato respiratorio, patologie con un’evidenza a priori di associazione definita Limitata con alcune fonti di esposizione del sito, quali impianti chimici, area portuale, impianti petrolchimici e raffinerie,1 hanno fatto registrare eccessi nelle ospedalizzazioni in entrambi i generi; tali patologie erano state già evidenziate in un Rapporto SENTIERI precedente.2 Tra le patologie segnalate dalla più recente letteratura come associate con inquinanti atmosferici emessi da impianti presenti nel sito,5 sono da segnalare gli eccessi dei ricoveri in entrambi i generi per malattie del sistema circolatorio e dell’apparato respiratorio, tra quest’ultime, quelle acute e l’asma, anche se per l’asma la stima è incerta. In linea con il quadro sopra riportato, il presente studio segnala un eccesso di ricoverati per le malattie respiratorie acute in età pediatrica, pediatrico-adolescenziale e giovanile. In età pediatrica si osserva anche un eccesso nel numero di ricoverati per asma, che sono invece in difetto tra i giovani adulti (20-29 anni). Tra le patologie epatiche evidenziate in eccesso nel Rapporto SENTIERI del 2014,2 nella presente analisi, si osservano eccessi dell’incidenza del tumore del fegato in entrambi i generi, su stime incerte, non in eccesso come causa di decesso. Sulle patologie epatiche (vedi paragrafo «Altri risultati di interesse») possono giocare un ruolo eziologico esposizioni a sostanze chimiche epatotossiche, ma anche fattori individuali come il consumo di alcol (l’eccesso di cirrosi potrebbe fornire un’indicazione di un alto consumo nell’area). Gli eccessi dell’incidenza del tumore della mammella osservati in entrambi i generi (Tabella PRI3), insieme ai 3 deceduti di genere maschile per tale causa (dati non riportati in tabella), meritano un commento specifico, essendo il tumore della mammella nel genere maschile un evento raro. L’articolo sopra menzionato sulla distribuzione della patologia oncologica all’interno del sito ha tenuto conto dei contaminanti prioritari (PIC) presenti nelle diverse matrici ambientali e del modello di ricaduta degli inquinanti atmosferici, evidenziando gli eccessi di patologie che presentavano in letteratura un’associazione con PIC individuati nell’area.4 È stato osservato un eccesso per il tumore della mammella nel periodo studiato (1999-2006), per la sua associazione definita limitata dalla IARC con i PCB.4 Tra le patologie segnalate in quanto associate con PIC, in particolare con i PCB, e risultate in eccesso, così come il tumore della mammella, è stato evidenziato il melanoma della pelle (associato con l’esposizione a PCB con evidenza definita Sufficiente dalla IARC), che risulta nella presente analisi in eccesso nell’analisi dell’incidenza tra i soli uomini (Tabella PRI_3). Va sottolineato che i linfomi non Hodgkin, altra patologia associata con l’esposizione a PCB con PRI PRIOLO SENTIERI / Quinto Rapporto www.epiprev anno 43 (2-3) marzo-giugno 2019 159 Epidemiol Prev 2019; 43 (2-3) Suppl 1:1-208. doi: 10.19191/EP19.2-3.S1.032 una evidenza limitata dalla IARC,6 non sono risultati in eccesso nelle analisi su tutte le età. D’altra parte, le analisi per sottogruppi di età hanno messo in luce un eccesso di incidenza di circa il 40% nella sottopopolazione femminile di età 0-24 anni (5 casi; SIR=254; IC90% 100-534). Oltre al tumore della mammella in tutte le età e ai linfomi non Hodgkin nel sottogruppo giovanile, sono stati osservati in eccesso tumori in altre sedi, quali la prostata e il testicolo, sui quali l’esposizione ad agenti chimici con effetti sul sistema endocrino può giocare un ruolo.7 Alcuni studi hanno messo in relazione il rischio di sviluppare il tumore del testicolo con l’ipospadia e il criptorchidismo,7 malformazioni congenite la cui prevalenza alla nascita è risultata in eccesso nel sito in alcuni studi precedenti. 8 Lo studio del 2016 ha evidenziato, tra le patologie in eccesso e per le quali in letteratura è riportata un’associazione con alcuni PIC dell’area, il tumore della vescica.4 Nella presente analisi l’incidenza del tumore della vescica è risultata in eccesso in entrambi i generi (Tabella PRI_3). L’eccesso di questo tumore, con gli eccessi della mortalità e dei ricoverati per le altre malattie del sistema urinario sia negli uomini (la mortalità sulla base di una stima incerta) sia nelle donne segnalano un carico di patologie di questo apparato, sul quale esposizioni a sostanze chimiche sia in ambito occupazionale che ambientale possono aver giocato un ruolo eziologico. Per quanto riguarda il rischio oncologico nelle classi di età infantili e giovanili, si segnalano alcune criticità che meritano approfondimento in termini sia di ricerca sia di sorveglianza epidemiologica. Relativamente alle malformazioni congenite (MC), dall’analisi qui presentata si osserva un eccesso delle MC del sistema nervoso. In un’analisi condotta nel periodo 2006-2010 solo sui casi di MC tra i nati vivi, utilizzando come fonte dei dati le schede di dimissione ospedaliera filtrate con algoritmo di selezione, emergeva un eccesso delle MC del gruppo del digerente e dei genitali.9 Negli indicatori qui presentati, calcolati considerando anche i casi di MC con interruzione di gravidanza a seguito di diagnosi prenatale, l’eccesso per le MC dell’apparato digerente non risulta confermato, mentre per le MC dei genitali si osserva un eccesso. L’eccesso osservato per il gruppo delle MC del sistema nervoso, non riscontrato nell’analisi precedente,9 è presumibilmente spiegato dall’inclusione dei casi con interruzione volontaria di gravidanza. Infatti, oltre il 50% dei casi di MC del sistema nervoso sono relativi a interruzioni volontarie di gravidanza a seguito di diagnosi prenatale (EUROCAT). Tale eccesso richiede opportuni approfondimenti epidemiologici. Dai risultati della presente analisi si sottolinea il perdurare di eccessi di patologie già evidenziati per periodi precedenti. Molte di queste patologie sono state riportate in letteratura associate con l’esposizione a sorgenti di contaminazione e, in alcuni casi, a specifici contaminanti prioritari presenti nel sito. Questo indica il perdurare di un carico di patologie nella cui eziologia possono aver giocato un ruolo esposizioni a contaminanti emessi o rilasciati dalle attività del polo industriale. Si raccomandano interventi di bonifica ambientale e di sanità pubblica, che tengano conto in particolare di queste patologie e l’implementazione di interventi che diminuiscano l’esposizione delle popolazioni, tenendo conto che oltre alla via inalatoria, in questo sito diversi studi hanno evidenziato il ruolo della dieta,4 in particolare del consumo di prodotti ittici locali.10,11 A tal proposito, si raccomanda di contrastare detto consumo anche attraverso l’incentivazione del rispetto del divieto di pesca nell’area antistante il polo industriale, divieto già presente dal 2007, attraverso piani di comunicazione e sensibilizzazione, oltre che di repressione”.

C.A.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *