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Teatri illuminati e presidiati lunedì sera per spingere il governo a riaprirli

E’ trascorso quasi un anno dalla data di entrata in vigore della prima misura di contrasto al coronavirus: il decreto che intimava la chiusura immediata dei teatri nelle principali regioni del Nord (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna Piemonte, Friuli, Trentino, Liguria e le provincia di Pesaro Urbino e Savona), provvedimento che dopo pochi giorni, è stato esteso a tutto il territorio nazionale.

A un anno di distanza, U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) con l’appello “Facciamo luce sul teatro!”, chiede “al nuovo governo e a tutta la cittadinanza che si torni immediatamente a parlare di teatro e di spettacolo dal vivo, che lo si torni a nominare, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti prima possibile ad una riapertura in sicurezza di questi luoghi”.

Per fare ciò invita tutti i teatri a illuminare e tenere aperti i propri edifici la sera del 22 febbraio dalle 19,30 alle 21,30 e invita artisti e pubblico a partecipare a un presidio all’esterno del Teatro, che rispetti, come sempre, ogni misura di sicurezza.

In questo modo, — prosegue l’appello — per una sera i teatri torneranno simbolicamente ad essere ciò che da 2500 anni sono sempre stati: piazze aperte sulla città, motori psichici della vita di una comunità.

Il Teatro Bellini e la sua Zona Rossa, gli artisti che la abitano dallo scorso 20 dicembre, hanno scelto di aderire all’iniziativa di U.N.I.T.A., per “incontrare quella parte essenziale e indispensabile di ogni spettacolo senza la quale il teatro semplicemente non è: il pubblico.”

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