Teatro greco, verso la deroga a 2500 posti per gli spettacoli classici
Si va verso la capienza di 2500 spettatori al teatro greco in occasione delle rappresentazioni classiche. L’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, ha inviato la lettera all’Asp di Siracusa che dovrà verificare le condizioni sanitarie rispetto alla presenza, pur limitata, di un numero di spettatori sugli spalti di pietra del teatro. L’assessore ha partecipato a un webinar, organizzato dalla Cna settore Turismo sul tema “Destinazione Sud-Est”, ed ha aggiornato la questione relativa alla necessaria deroga alla capienza del teatro, per scongiurare problemi di bilancio all’Inda.
“La problematica legata alla deroga – ha detto l’assessore Messina – dipende dal decreto ministeriale. In questi giorni ho firmato la nota indirizzata all’Asp 8 di verificare le condizioni sanitarie ed esprimere un parere sull’aumento dei posti in teatro da mille a 2500. Noi siamo pronti a recepire la richiesta di deroga, ma il coinvolgimento dell’azienda sanitaria ce lo impone il decreto nazionale. Una vota avute notizie positive dall’Asp, firmerò immediatamente la deroga”. L’assessore Messina pone, però, un altro problema, strettamente connesso alla capienza degli spettatori: “Possiamo arrivare ad ospitare anche a 10mila spettatori ma se rimane il coprifuoco alle 22, ogni sforzo sarà inutile e complicata l’organizzazione degli spettacoli che dovranno finire in tempo per consentire di non violare le misure di contenimento del Covid”.
Pser l’assessore regionale al Tursimo, la questione coprifuoco dovrà essere risolta quanto prima. “Ad oggi, senza alcuna previsione di quando si possa non avere più il vincolo del coprifuoco, la stagione un terno a lotto. Le notizie che arrivano dall’estero ci dicono che i tour operator hanno eliminato l’Italia dal proprio itinerario a causa del coprifuoco. Tutto a vantaggio di Grecia, Spagna, Portogallo, Israele, che stanno ricevendo un boom di prenotazioni e, continuando di questo passo, stanno avendo la meglio sulla Sicilia. Dobbiamo dire basta all’aberrazione del coprifuoco e sapere già da adesso una data in cui il limite d’orario sarà cessato”.
Al webinar, coordinato dal vice presidente di Cna, Giampaolo Miceli, ha partecipato il soprintendente dell’Inda, Antonio Calbi, che ha posto l’accento su alcune problematiche affrontate in quest’anno di convivenza con il covid. “La pandemia – dice Calbi – ha svelato che il sistema della cultura è fragile e va ripensato. I lavoratori dello spettacolo hanno ricevuto ammortizzatori sociali inadeguati. La cultura è una ricchezza ma si disperde se non si fa sistema. Non è un caso che per decenni si chiamava per i beni e le attività culturali. Ciò fa capire che c’era una divisione tra conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale”.
Parlando all’esperienza dell’Inda, Calbi ha paragonato Tommaso Gargallo, l’ideatore delle rappresentazioni classiche, a Lorenzo il Magnifico ed ha ricordato che subito dopo il primo spettacolo, andato in scena nel 1914, l’istituto ha dovuto bloccare i cicli a causa della guerra e della pandemia dovuta alal Spagnola, per riprendere le attività nel 1921 con le Coefore. “Siracusa ha potenzialità ancora inespresse – ha detto Calbi – può diventare la capitale internazionale del teatro antico. Nei prossimi anni bisogna non solo produrre, ma sapere cogliere i grandi spettacoli nel mondo sul patrimonio classico e riproporli al teatro greco. L’Inda è l’unica impresa culturale italiana che regge il proprio bilancio per il 70% sulla biglietteria, più della Scala di Milano, leader nel mondo per la lirica che ha soci sostenitori importanti, come Giorgio Armani”.
Sull’esigenza di allungare la stagione degli spettacoli e dei grandi eventi in Sicilia, l’assessore regionale al Turismo ha ricordato che il governo è pronto a mettere sul piatto 15milioni di euro per consentire ai turisti che permarranno almeno tre notti nella nostra regione, di avere uno sconto importante per i viaggi in aereo e che è anche in programma ilo Natale in Sicilia con iniziative ed eventi culturali n in diversi comuni isolani.