Tempio d’Apollo al buio: interlocuzione tra Soprintendenza e Comune di Siracusa
La recente iniziativa di illuminare provocatoriamente il tempio di Apollo, da mesi, ormai al buio pesto, ha costituito un pungolo ulteriore per risolvere un problema che riguarda uno dei monumenti più importanti della nostra città, e certamente tra i più visitati, trovandosi all’ingresso di Ortigia e ben visibile ai passanti e ai turisti.
L’illuminazione ma anche la manutenzione e la pulizia dell’intera area archeologica attiene alla Soprintendenza ai beni culturali, che, più volte compulsata, non ha dato alcuna risposta, fino a questo momento.
Dal mese di febbraio, è intervenuto Gaetano Romano, delegato del sindaco per il quartiere Ortigia, il quale sostiene di avere avviato le dovute interlocuzioni con gli uffici di piazza Duomo, e segnatamente con la dirigente competente, che, nel frattempo è stata collocata in quiescenza.
Anche il sindaco Italia ha provato ad accelerare l’iter senza trarre il ragno dal buco perché ad oggi non riesce a sbloccarsi.
Dalla Soprintendenza ai beni culturali, ad una specifica domanda sul perché il tempio greco sia immerso nel buoi, ci è stato riferito che l’intera vicenda è sotto controllo e che si tratta soltanto di un problema burocratico. In particolare, il problema maggiore è costituito dal sistema elettrico installato nell’area che spesso va in corto circuito. Per tale intervento, il sovrintendente Salvatore Savi Martinez, ha spiegato di essere in contatto con i funzionari e i tecnici del Comune capoluogo, dai quali attende la perizia per poi passare all’intervento pratico di ripristino dell’illuminazione.
Interlocuzione tra i due enti che continua costantemente consentendo al soprintendente di essere più certo sui tempi di consegna dei lavori. Lavori che, a questo punto, sono più che mai necessari, al pari del vicino ponte Umbertino, nella prospettiva della candidatura della nostra città a capitale della cultura 2024.
Fabiana Bianca