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Tentato omicidio: sette anni a un francofontese

Ha rimediato la condanna a sette anni di reclusione Paolo Scarnà, il 38enne francofontese che doveva rispondere di tentato omicidio. E detenzione illegale di arma. La sentenza è stata emessa dal Gup del tribunale, Federica Piccione, che ha accolto in buona parte la richiesta del pubblico ministero, che aveva sollecitato per l’imputato la condanna a otto anni e due mesi. Scarnà, difeso dall’avvocato Junio Celesti, è stato ammesso al giudizio abbreviato per un episodio avvenuto il 25 maggio dello scorso anno a Francofonte. In quella circostanza in un locale pubblico, nella zona di piazza Dante, l’imputato ha affrontato la parte lesa, che si è costituita parte civile con il patrocinio dell’avvocato Francesco Villardita, per un chiarimento rispetto a una lite avvenuta nei giorni precedenti. L’imputato, nel confessare i fatti, ha riferito che sarebbe stato aggredito a colpi di bastone dal rivale, e come reazione, avrebbe sparato con una pistola al malcapitato. La difesa ha insistito perché non vi sia stata alcuna intenzione da parte di Scarnà di uccidere la vittima dimostrando che la ferita al capo non sarebbe stata conseguenza di un proiettile partito dall’arma ma di una contusione provocata dal calcio della pistola mentre il malcapitato è stato ferito anche alla coscia.

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