Terre emerse, il Tar conferma l’interdittiva per due imprese agricole
Avevano fatto ricorso al Tar di Catania contro l’interdittiva antimafia adottata lo scorso anno dal prefetto di Siracusa Giusi Scaduto nei confronti di alcune aziende del Siracusano in odor di mafia. I giudici della quarta sezione del tribunale amministrativo hanno, però, rigettato il ricorso, di fatto confermando la validità del provvedimento prefettizio. A fare ricorso sono stati i legali di due aziende agricole, nel territorio di Carlentini, a carico delle quali nel febbraio dello scorso anno il prefetto ha disposto l’interdittiva antimafia. Le aziende sono riconducibili a una famiglia, coinvolta nel 2015 nell’inchiesta che ha preso il nome di “Terre emerse”, relativa all’appropriazione illegittima di terreni nella zona nord della provincia di Siracusa.
Sempre un anno fa il Tar aveva respinto le richieste di sospensione dell’esecuzione del provvedimento, proposto dai titolari delle imprese e l’ulteriore conferma dello stop alla sospensiva è giunto anche dal consiglio di giustizia amministrativa di Palermo. Peraltro, il processo, scaturito da quell’operazione antimafia, è tuttora in corso davanti al tribunale penale di Siracusa. Nell’inchiesta portata a termine dai carabinieri, è stato appurato che il gruppo, avvalendosi di atti pubblici falsi tra il 2011 ed il 2014, avrebbe acquisito la disponibilità di oltre 2mila ettari di terreno appartenenti ad ignari proprietari e, con il coinvolgimento di ispettori dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, avrebbe conseguito erogazioni pubbliche per oltre 200mila euro.