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Traffico e detenzione di armi da guerra fra la Sicilia centrale e Brescia, 5 arresti

   

Traffico e detenzione di armi da guerra.

E’ quanto ha scoperto la Polizia di Gela che, al culmine di indagini, ha fatto scattare una operazione congiunta con la squadra mobile di Caltanissetta e quella di Brescia.

La Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica di Gela, sta eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari custodiali, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, nei confronti di cinque persone ritenute responsabili proprio della detenzione delle armi non convenzionali da guerra.

Per tre indagati è stato disposto l’ordine di carcerazione per gli altri due il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari.

Le indagini proseguono proprio in queste ore con numerose perquisizioni.

Le accuse per tutti i cinque arrestati sono di porto e detenzione di arma da guerra.

Il ritrovamento di armi è comune durante le operazioni contro la criminalità organizzata ma quelle classificate come “da guerra” sono molto più rare, oltre che pericolose.

L’ultima operazione durante la quale furono ritrovate armi da guerra risale ad aprile scorso, in quel caso il blitz della polizia scattò nel catanese nei confronti di  30 soggetti indagati a vario titolo e con differenti profili di responsabilità dei delitti di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi da fuoco, anche da guerra, spaccio di vari tipi di droga.

In quel caso le armi servivano a proteggere le partite di stupefacente.

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