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Triplice omicidio a Lentini, ergastolo per l’agente di pompe funebri

Sarebbe il responsabile dell’uccisione di tre persone e per tale motivo la Corte d’assise (presidente Tiziana Carrubba, a latere Carla Frau) ha irrogato la pena dell’ergastolo a carico di Adriano Rossitto, l’agente delle pompe funebri di Lentini. Al vaglio dei giudici, che hanno accolto la richiesta dei pubblici ministeri, hanno ritenuto l’imputato colpevole dell’omicidio di Francesco Di Pietro, il bancario in pensione, il cui corpo fu ritrovato il 21 agosto 2019 nelle campagne di Lentini in una sacca utilizzata dalle agenzie di pompe funebri per custodire i feretri, oltre che dell’omicidio di Francesca Oliva e della figlia Lucia Marino, i cui cadaveri sono stati rinvenuti a distanza di pochissimo tempo in due luoghi differenti. I fatti sono avvenuti il 3 luglio 2021 quando è stata rinvenuta in un’abitazione il cadavere di un’anziana, Francesca Oliva. Sul collo della vittima sono stati trovati segni di asfissia attraverso l’ostruzione delle vie aree con un panno in bocca e occultandone il cadavere in una bara di zinco all’interno di un garage nella sua disponibilità in via Morganzio a Lentini, stesso destino toccato alla figlia dell’anziana.  

La Corte ha anche disposto per Rossitto l’interdizione dai pubblici uffici e il pagamento di una provvisionale complessiva di 50mila euro a favore delle parti civili costituite. La difesa dell’imputato intende ricorrere in appello dopo avere appreso le motivazioni della sentenza che sarà depositata entro novanta giorni.

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