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Troppi incendi, il comitato “No discariche” sollecita il prefetto

l comitato “No discariche” ha chiesto un incontro al prefetto Giusi Scaduto per affrontare il tema degli incendi che si verificano nel territorio tra Melilli ed Augusta e la vigilanza sulle discariche dismesse e le aree a pascolo, ritenuta carente. La molla che ha spinto i residenti delle contrade Bagali, Sabbuci e Baratti a scrivere al massimo rappresentante del governo sul nostro territorio, sono stati gli incendi scoppiati la scorsa settimana in diversi punti dell’intera zona a nord del territorio melillese, che hanno provocato disagi e minacciato da vicino alcune abitazioni, uliveti, agrumeti e ortaggi.
“Noi proprietari dei terreni – afferma il presidente del comitato, Francesco Bisognano – confinanti con la discarica Cisma e altre discariche e vicini a tre raffinerie della Sonatrac e della Sasol abbiamo più volte segnalato, anche con dettagliato esposto in Procura aretusea, la pericolosità della situazione in cui ci troviamo puntualmente ad ogni stagione estiva”. Il riferimento del Comitato è a una serie d’incendi che si verificano ogni anno a causa della presenta di sterpaglie che invadono i terreni e che sono potenziali minacce per incendi come quello accaduto il 17 agosto. Il comitato ha, quindi, chiesto al prefetto un intervento per sollecitare la prevenzione incendi “sorvegliando le aziende di allevamento in transumanza, censendole e avvertendole, prima della preparazione dei pascoli, di collaborare a prevenire gli incendi; sollecitare Sonatrac a ripulire i suoi terreni incolti; verificare per le discariche attive e quelle dismesse il rispetto delle autorizzazioni imposte dalla Regione siciliana. “I gestori delle discariche – dice Carmelo Marchese, vice presidente del comitato – deve adottare misure idonee a ridurre al minimo i disturbi e i rischi provenienti dalle discariche”.
I due esponenti del comitato “No Discariche” hanno chiesto al prefetto di intervenire sia sul Libero Consorzio sia sui comuni di Melilli, Augusta, Priolo e Sortino “per tenere gli svincoli stradali e le strade di propria competenza puliti da sterpaglie, erbacce da rifiuti incendiabili che coprono i fianchi delle carreggiate come previsto dalla legge regionale del 2010 sulla gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”.

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