TRUFFA SUI FONDI COVID, SEQUESTRATI BENI PER 1,7 MILIONI DI EURO: CINQUE INDAGATI TRA TRAPANI E PALERMO
Maxi operazione della Guardia di Finanza di Trapani, che ha eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore di 1,7 milioni di euro, su disposizione del GIP del Tribunale di Velletri. Cinque persone e tre società, con base a Mazara del Vallo, sono finite al centro di un’indagine per truffa ai danni dello Stato, legata all’indebita richiesta di finanziamenti garantiti per l’emergenza Covid.

Un sistema ben strutturato, basato su false fatturazioni e bilanci gonfiati, ha permesso a un sodalizio radicato nel trapanese di ottenere oltre 1,4 milioni di euro in finanziamenti pubblici destinati alle imprese in difficoltà durante la pandemia.
Le indagini, avviate nel 2023, hanno messo in luce numerose operazioni fittizie di compravendita di prodotti ittici tra due società operanti a Mazara del Vallo e una terza società con sede ad Anzio (RM), formalmente intestata a un prestanome e ormai inattiva. L’obiettivo era quello di simulare un’attività economica solida per accedere ai prestiti garantiti dallo Stato.
Grazie alle attività investigative, è stato possibile ricostruire il percorso del denaro e accertare anche un presunto caso di autoriciclaggio: oltre 280 mila euro sarebbero stati reimpiegati in operazioni finanziarie sospette.
Contemporaneamente al sequestro, i finanzieri hanno eseguito perquisizioni nelle province di Trapani e Palermo per acquisire ulteriori prove a carico degli indagati.
Un duro colpo per il gruppo criminale che, secondo gli inquirenti, avrebbe approfittato della crisi economica per intascare indebitamente fondi pubblici.
Le indagini proseguono per verificare ulteriori responsabilità.