Tutti al capezzale del ponte Umbertino
Tutti al capezzale del ponte Umbertino, considerato fra i trenta ponti più belli al mondo ma ferito dal cedimento del cornicione di una delle quattro torrette che abbelliscono il ponte. Quanto avvenuto sabato pomeriggio a seguito di un nubifragio, ha indotto le istituzioni pubbliche a fare quadrato non solo per mettere in sicurezza la torretta, in parte crollata e in parte fatta cedere per evitare rischi all’incolumità pubblica, ma per verificare le condizioni di salute degli altri manufatti e delle balaustre.
Mentre ha preso le distanze da quell’intervento avvenuto nell’immediatezza del cedimento del cornicione, il sovrintendente Savi Martines ha assicurato che sul progetto di restauro della torretta e delle altre per le quali è necessaria la manutenzione straordinaria, i tecnici della sovrintendenza saranno molto rigorosi. L’intervento è stato confermato anche dal sindaco Francesco Italia che ha sottolineato il fatto che il restauro avverrà in stretta collaborazione con la Sovrintendenza ai beni culturali. “Procederemo in breve tempo – ha detto il primo cittadino – al restauro di tutte le modanature che, nel sopraluogo eseguito dai tecnici comunali, abbiamo constatato siano state realizzate con materiale che non avrebbe consentito una lunga conservazione del manufatto”.
Intanto, in una nota a firma del comandante della Polizia municipale, Enzo Miccoli, e del responsabile della Protezione civile, Michele Dell’Aira, indirizzata alla Soprintendenza, il Comune precisa i termini degli interventi effettuati a seguito del cedimento del torrione lato nord ovest del Ponte Umbertino. “Il torrione crollato- si legge nella nota – doveva essere stato, a suo tempo, incollato mediante malte certamente prive di adeguata quantità di legante cementizio. Si rilevava, inoltre, per di più, come tale incollaggio fosse stato effettuato su un sottofondo del tutto privo di uniformità e di adeguata consistenza, composto da terriccio e pietrisco”.
“E’ stato subito di palese evidenza il pericolo incombente – prosegue la nota – e la necessità di rimuovere le modanature pericolanti del torrione nord-ovest, per cui si è proceduto a rimuovere, con mezzi a disposizione, anche gli altri tre lati del cornicione, in conglomerato cementizio non armato, tutti in fase di crollo incipiente. La decisione è stata presa per evitare un aggravamento delle condizioni statiche, già labili, di quel che rimaneva del cornicione con pericolo per la pubblica incolumità”.
La causa del crollo, per i due dirigenti conunali sarebbe addebitabile, principalmente, al fatto che “le modanature del torrione in parola, differentemente da quelle degli altri tre torrioni, erano prive di una copertina sommitale in conglomerato cementizio, che si trova invece sopra i cornicioni degli altri tre torrioni e che è realizzata con una forma atta ad allontanare l’acqua piovana dallo spazio fra le modanature e la superficie perimetrale grezza del torrione.