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Uccise la madre bruciandola, la Mobile siracusana arresta un uomo di Campobasso

I poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito un’ordinanza di carcerazione, emessa dalla Corte di Appello del Tribunale dell’Aquila – ufficio Esecuzioni Penali – nei confronti di Bruno Gentile, di 51 anni.
L’uomo, originario di Campobasso, si trovava a Siracusa ospiote di una comunità terapeutica. E’ stato tradotto nel carcere di Brucoli dove dovrà espiare la pena residua di 29 anni, 5 mesi e 19 giorni di reclusione per i reati di omicidio doloso della madre a seguito di incendio, calunnia e altri reati contro la persona.
L’omicidio della madre è avvenuto a Tavenna, piccolo centro in provincia di Campobasso, il 18 novembre 2004. L’anziana donna venne ritrovata carbonizzata all’interno della sua abitazione. Gli accertamenti degli inquirenti provarono che la donna era stata avvolta dalle fiamme del camino in quanto i suoi vestiti erano stati intrisi di benzina.
I sospetti caddero quasi subito sul figlio che venne arrestato. Nel 2006 la Corte d’Assise di Campobasso, dietro una richiesta del pubblico ministero che voleva per l’uomo 30 anni di reclusione, ha inflitto all’imputato una condanna a 22 anni per l’omicidio della madre e altri due per calunnia. L’uomo aveva infatti accusato dell’omicidio un avvocato. Per la difesa, che aveva invece chiesto l’assoluzione, la vittima si sarebbe suicidata. In Cassazione, la pena definitiva è poi lievitata a 29 anni.

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