URSO: “IL GOVERNO SEGUE IL DOSSIER IAS”
Tra i vari argomenti affrontati nel corso della recente visita a Siracusa del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, una parentesi è stata dedicata anche alla vicenda del depuratore IAS per la quale il rappresentante del governo nazionale si è dichiarato ottimista sia per quanto concerne l’attività propria dell’impianto che per i suoi riflessi sul piano ambientale.

Quello del distacco dal depuratore da parte delle industrie del petrolchimico con la costruzione di impianti propri appare come un percorso già avviato e potrebbe perciò rappresentare la soluzione preminente verso cui il governo sta guardando con interesse per chiudere un caso clamoroso posizionatosi da tempo al centro di un conflitto tra potere esecutivo e magistratura.
Una soluzione che toglierebbe una grossa grana dalle mani del governo regionale a cui spettano gli oneri di manutenzione in quanto proprietaria del depuratore, ma che rischia di far pagare ai lavoratori interessati e dell’indotto i costi di una scelta eventualmente orientata alla dismissione o al ridimensionamento dell’impianto. Impostazione che vede contrari i sindacati, in particolare la Uiltec siciliana, che in passato ha già dichiarato la necessità di disegnare un futuro industriale per IAS, una realtà impiantistica che può continuare a ricevere i reflui delle grandi aziende, garantendo il riutilizzo delle acque per usi agricoli e industriali, e giocando un ruolo cruciale nella lotta contro la siccità.