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Vertenza Enta police: fumata nera dall’incontro con Isab

L’incontro tenuto a Roma con Isab non ha prodotto alcun risultato sulle prospettive di una possibile ripresa dell’appalto per la vigilanza in portineria alla Etna Police o ad altra ditta.- Questo il ragguaglio esposto dalla dirigenza dell’azienda in occasione del secondo incontro di esame congiunto a seguito, che a seguito della disdetta da parte dell’Isab del contratto di vigilanza della portineria ex Isab Energy, ha aperto la procedura per il licenziamento di 14 guardie giurate.

 Etna Police ha informato le organizzazioni sindacali di categoria di avere inviato a Isab una lettera nella quale, raccogliendo le eccezioni sollevate dalla Filcams CGIL in merito all’inammissibilità di una procedura  di licenziamento in vista di un possibile cambio appalto, ha richiesto ufficialmente all’Isab notizie certe in merito al possibile proseguimento dell’appalto o alla volontà di effettuare una nuova gara.

I sindacati, che avevano già avviato la procedura di raffreddamento,  nell’insistere nella richiesta di aprire una cassa integrazione straordinaria in luogo dei  licenziamenti delle 14 Gpg, hanno informato la Etna Police, di aver proclamato a sostegno della vertenza uno sciopero per il giorno 18 settembre con un presidio delle guardie giurate innanzi a tutti gli ingressi dell’ISAB.

Le parti in attesa di avere notizie certe da parte di Isab sul futuro di questi 14 lavorator si sono aggiornati al 17 settembre.

“ Ci aspettiamo con la massima urgenza un riscontro di Isab alla lettera inviata da Etna Police – affermano  Stefano Gugliotta e Anna Floridia segretari Filcams e Uiltucs Siracusa – da questo dipende il destino di 14 famiglie, che ricordiamo da decenni hanno reso il loro servizio a Isab con la massima diligenza e professionalità. Isab deve chiarire se vuole mantenere aperta la portineria ex Isab Energy (magari affidandola ad altro istituto di viliganza) per permettere il ritiro della procedura di licenziamento ed attuare quindi le clausole contrattuali per il cambio appalto , condizione questa più naturale in quanto non è possibile ipotizzare l’ingresso di tutte le maestranze dal varco sud della raffineria. Le OO.SS. responsabilmente anche al fine di evitare ulteriori disagi in un sito strategico come la raffineria di Priolo, chiederanno al Prefetto di Siracusa di convocare le parti e permettere quidi alle OO.SS. di poter revocare lo sciopero indetto per il giorno 18, condizione questa essenziale per riportare la serenità tra le GPG .”

 

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