Vicenda Ias: la Regione respinge la proposta delle industrie e insiste sulla gara d’appalto
A meno di ripensamenti, si può considerare fallito il tentativo di far cambiare la decisione di ritirare il bando di gara per la nuova gestione del depuratore biologico consortile di Priolo alla Regione Siciliana. Senza mezzi termini, l’assessore regionale alle Attività produttive Girolamo Turano ha dichiarato che il Governo regionale non ha alcuna intenzione di anticipare le risorse economiche da versare entro domani per coprire la fidejussione legata all’adesione alle prescrizione disposte dalla Procura di Siracusa, dopo il sequestro degli impianti del depuratore gestito dall’Ias. Una decisione che ha gelato tutti quella fatta dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Turano, che ha incontrato ieri pomeriggio i rappresentanti di Irsap, del consorzio Asi in liquidazione, dell’Ias e di Confindustria Siracusa, dove erano presenti anche una delegazione di lavoratori dell’Ias.
Le speranze sono svanite; non ci sarà alcun intervento da parte della Regione siciliana a favore della continuazione della gestione della storica società che gestisce da lunghi anni il depuratore che tratta sia i reflui fognari, sia quelli industriali. L’ottimismo alimentato dall’esito della riunione di qualche giorno fa in Prefettura, è così svanito; ma nei corridoi dell’Assessorato regionale si vocifera che qualcosa (forse di mera politica) deve essere successo. Infatti, nei giorni scorsi negli ambienti regionale gli addetti ai lavori parlavano della decisione del governo regionale di prendere per buona l’offerta fatta da Assindustria Siracusa nel volersi accollare i costi dei lavori necessari per mettere a posto gli impianti con la garanzia di un rinnovo della concessione per almeno 10 anni. In quella sede i rappresentanti dell’Irsap si erano impegnati a verificare, alla luce del sequestro giudiziario, le modalità giuridicamente più corrette per procedere alla sospensione del bando oppure a una proroga dei termini dello stesso. L’assessore Turano ha detto a chiare lettere che non tocca all’ente pubblico anticipare le somme necessarie per evitare il sequestro effettivo dell’impianto ed ha anche escluso di potere sospendere in autotutela il bando di gara messo in atto dall’Irsap, su delega del proprietario del depuratore di Priolo, del Consorzio Asi di Siracusa per l’affidamento della gestione del depuratore di Priolo alla società che si aggiudicherà a gara d’appalto. Ma l’assessore Turano non ha sbattuto la porta; diplomaticamente ha preso tempo, dichiarando di volere sottoporre il quesito al responsabile unico del procedimento anche alla luce dell’impugnativa del provvedimento adottato dal comune di Melilli, che ritiene il bando illegittimo. Soltanto dopo, sentito il vertice di Irsap che ha avuto incarico dall’ex Asi di bandire la gara, si deciderà sul da farsi. Posizione di negazione che ha spiazzato i soci privati dell’Ias, che anche in sede prefettizia avevano manifestato la disponibilità a erogare le risorse finanziarie, a condizione però che gli interventi venissero effettuati sotto la loro vigilanza e che il bando di gara ritirato o sospeso. “I privati si erano messi a disposizione della causa – dice il presidente di Confindustria, Diego Bivona, che ha partecipato all’incontro di ieri a Palermo – ma il fatto che non vi sia alcuna rispondenza rispetto alle legittime loro aspettative, li costringe a fare un passo indietro e attendere il prossimo passo della Regione siciliana”. La vicenda Ias, insomma, s’ingarbuglia sempre di più. Sembra ormai certo che la data del 23 marzo, termine ultimo per versare la fidejussione e scongiurare il sequestro degli impianti, trascorra senza esito. E’ intenzione, comunque, dell’Ias di chiedere una proroga e di consegnare al procuratore aggiunto Fabio Scavone e ai pm Lucignani, Grillo e Pagano, lo studio di fattibilità per la copertura delle vasche e per il ripristino dell’impianto di deodorizzazione che produrrebbe l’azzeramento degli odori molesti. Un progetto che per attivarlo occorrono almeno di 12 milioni di euro. Alla luce di tutto ciò, la magistratura alla scadenza del prossimo 23 marzo, tra le tante altre cose, potrebbe nominare un commissario giudiziario ad acta per la gestione dell’ingarbugliata vicenda.
Intanto, c’è tanta delusione e marezza per i 60 dipendenti dell’Ias di Priolo che ieri mattina hanno inscenato una manifestazione di protesta davanti al cancello del depuratore di Priolo. I segretari provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil si dicono preoccupati per il sempre più probabile provvedimento di sequestro effettivo dell’impianto da parte della magistratura. “Stiamo cercando un confronto con il Governatore Musumeci perché è l’unico ad avere potere decisionale su questa annosa vicenda che coinvolge non solo i lavoratori dell’Ias ma tutta l’area industriale di Siracusa” così si sono espressi i segretari Giuseppe D’Aquila, Emanuele D’Ignoti Parenti e Andrea Bottaro – la salvaguardia e la prospettiva di questi lavoratori deve passare innanzitutto da una logica industriale”.
Concetto Alota