Una vertenza a sostegno degli allevatori delle province di Siracusa e Ragusa, che non avrebbero ricevuto corrispettivi dalla raccolta del latte. Il movimento dei Forconi di Mariano Ferro ha programmato per domattina la ripresa della protesta davanti alla sede della Ragusa Late, l’impresa finita nell’occhio del ciclone per l’inchiesta della Procura relativa a un buco milionario. “Ci sono molte aziende e singoli allevatori della provincia siracusana finiti nella rete della Ragusa Latte – dice Ferro – inizia domani una protesta ad oltranza che ci vedrà presenti in piazza della Libertà a Ragusa davanti alla Camera di commercio con tanto di striscioni e trattori”.
Il buco contestato dai magistrati è pari a 14 milioni di euro dopo un ventennio di attività nel settore lattiero-caseario. La Guardia di finanza indaga da un anno fra le carte della cooperativa iblea, la “Ragusa Latte” (sita nella zona industriale prima fase) che acquista e rivende latte e derivati in tutta la Sicilia e dintorni. Il 12 gennaio dovrebbe esserci il concordato liquidatorio al 30 per cento, ma nessuno dei soci sembra disposto a firmare.
“Sembra di rivivere in piccolo una piccola Parmalat degli Iblei – afferma Ferro – in cui qualcuno sembra abbia studiato nei minimi particolari come passare da una realtà che fatturava 24 milioni di euro circa ad una situazione di sofferenza che giustifica passaggi di proprietà. Inaccettabile! Fallimento vero o pilotato? Bancarotta fraudolenta o gestione allegra? Gli allevatori pretendono chiarezza e celerità dagli organi inquirenti ed è per questo che da giorno 3 gennaio inizierà la mobilitazione”.
Ci resta una sola via, solo quella ci può salvare.