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Zona industriale siracusana: si vogliono sradicare i vecchi ulivi per far posto agli impianti di compostaggio e fotovoltaici

Nel giorno del Black Friday i giovani ambientalisti vogliono continuare a protestare con l’obiettivo di proporsi come alternativa al modello “consumistico” e nonostante nel territorio industriale siracusano nei giorni scorsi si annunciava la piantumazione di piante ad alto fusto in favore dell’aria inquinata nella zona industriale del Petrolchimico più inquinato d’Europa, si vogliono sradicare gli alberi secolari di ulivi per far posto agli impianti fotovoltaici e a quelli di compostaggio. E questo avviene per le conseguenze delle discariche che come funghi hanno invaso il territorio dei comuni di Augusta, Melilli e Priolo. Oltre alle vecchie discariche, la zona si sta riempiendo d’impianti di compostaggio, che per certi aspetti sono ancor più invasivi delle discariche statiche, mentre la lavorazione dei rifiuti trasformati in concime e altro sono dinamiche giorno dopo giorno, con l’aumento imponente di puzza e miasmi. Tutto questo ha fatto deprezzare il valore dei terreni attorno alle discariche e agli impianti di compostaggio al valore che oscilla dai cinquanta centesimi a due euro massimo al metro quadrato. Molti proprietari hanno già svenduto la terra, anche se non sono mancate speculazioni anche da parte di uomini della politica.

In una zona come quella industriale siracusana, gli alberi, e il verde in generale, vanno tutelati; occorre prendersene cura promuovendo la loro piantagione, è una regola di antinquinamento; forniscono i benefici indispensabili per la tutela dell’ambiente e contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2. Riducono anche l’inquinamento acustico, mitigano il vento durante i giorni del sol leone, donano frescura in estate e d’inverno proteggono dalle correnti fredde.

C’è da ricordare che l’attuale Legge 14 gennaio 2013, n.10 conferma l’obbligo per i Comuni, sopra i 15.000 abitanti, di piantare un albero per ogni nato dal 16 febbraio 2013. Occorre individuare un’area del proprio territorio da destinare alla forestazione urbana, e seminare piante autoctone. Ma qui da noi è al contrario: si sradicano i vecchi ulivi per far posto agli impianti fotovoltaici; per salvare gli alberi secolari basta allontanarsi un tantino verso le pianure delle vicine colline rocciose; ma il prezzo cambia e non conviene.  L’appello degli ambientalisti è rivolto verso i sindaci e il Corpo delle guardie forestali per evitare l’ennesimo scempio nella zona industriale siracusana già martoriata dall’invasione delle industrie senza scrupoli che hanno colonizzato corrompendo in lungo e in largo trasformando il territorio nell’inferno sulla terra; la distruzione, tra le altre cose, degli ulivi è un crimine contro la natura e la scienza.

Presso l’ospedale Rizza a Siracusa i dirigenti dell’Asp hanno fatto di peggio. 

La inospitale potatura degli alberi all’ospedale Rizza ha destato stupore e sdegno. Con il termine capitozzatura s’intende l’eliminazione dell’intera chioma di alcune branche, eseguendo tagli di grosse dimensioni ed eliminando quasi totalmente la massa fogliare. Alberi piantati a suo tempo per creare una cupola di buon ossigeno per gli ammalati di tubercolosi, quando l’ospedale Rizza era il “sanatorio” o tubercolosario che dir si voglia siracusano.
Intervenuto il Nucleo Ambientale della Polizia Municipale che si è recato sul posto insieme a tecnici del Comune per un sopralluogo che hanno fatto sospendere i lavori, in attesa di chiarire la vicenda.

La capitozzatura è vietata in altri Paesi Europei, dove è sanzionata con severe multe, ma in Italia è purtroppo ancora molto diffusa, a causa essenzialmente della scarsa conoscenza in materia di arboricoltura, anche da parte di alcuni operatori del settore.

Spesso eseguita degli alberi ornamentali credendo così di risolvere alcuni problemi come l’ingombro e la caduta delle foglie, o perché si ha l’impressione, riducendo notevolmente la dimensione dell’albero, di “metterlo in sicurezza”, ma è una convinzione totalmente errata.

Esistono altri metodi di potatura per risolvere eventuali problematiche dell’albero, altrimenti, se già seriamente compromesso, la migliore soluzione è quella di sostituirlo.

La capitozzatura limita l’aspettativa di vita dell’albero potrà subire una forte riduzione, oltre alla perdita del valore ambientale e si riducono i vantaggi offerti dall’albero urbano, come ombreggiamento, mitigazione della temperatura, purificazione dell’aria e altro.

Concetto Alota

 

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